martedì 20 novembre 2012

ARCIDIACONO E' INNOCENTE

Arcidiacono è innocente, iniziamo così questo articolo proprio come quella maglietta mostrata dall'attaccante con scritto "Speziale è innocente" e per la quale è stato diffidato per 3 anni, si avete capito bene 3 anni!
Sappiamo tutti che Speziale è stato condannato per l'omicidio di Raciti (insieme a Daniele Micale) e sappiamo tutti che le modalità della morte di Raciti sono ancora oscure, confuse, con "ombre blu" (una jeep della polizia potrebbe aver investito in retromarcia l'ispettore) che aleggiano sul caso.
Pietro Arcidiacono gioca nel Nuovo Cosenza in serie D e dopo aver segnato un goal ha mostrato la maglietta incriminata, discussa e condannata anche dalla sua stessa società dove gioca. L'attaccante conosceva Antonino Speziale sin dall'infanzia, ha espresso solo il suo libero pensiero ma come ben sappiamo la libertà di espressione su certi argomenti è un reato punibile, in questo caso, con 3 anni di D.A.S.P.O.
Appena le immagini hanno fatto il giro del web e dei media (la partita era in diretta rai) i moralisti sono usciti dalla "tana" con frasi, pensieri e articoli pronti a condannare il ragazzo per aver espresso un suo pensiero, un pensiero per un amico che conosce sin da piccolo. Per chiudere la questione il questore di Catanzaro lo diffida per 3 anni.
Questa è la dimostrazione, l'ennesima, di come la libertà di pensiero non può essere espressa, come le nostre opinioni dovremmo tenercele per noi, come un ragazzo di 24 anni non abbia il diritto di dire come la pensa. Per non finire arrivano altre dichiarazioni "I veri tifosi del Cosenza devono prendere le distanze dal gesto del giocatore", "La memoria di Raciti è stata infangata", "Il giocatore deve essere radiato". Arcidiacono per l'opinione pubblica è un "criminale", una persona pericolosa, questa cosa mi ricorda molto il libro di Geroge Orwell "1984" dove tutti sono controllati e uniformati nel pensiero e nel modo di vivere. Orwell non è andato così lontano dalla realtà.
Ribaltiamo la questione, caso "Sandri", se qualche amico di Spaccarotella giocasse nel Cosenza, avesse segnato e mostrato una maglietta con scritto "Spaccarotella è innocente" cosa sarebbe successo??
Semplice la risposta, la maglia non avrebbe avuto queste accuse mediatiche ma solo una condanna, giusta, dal mondo ultras, il giocatore non sarebbe stato daspato anzi per evitare spiacevoli incidenti sarebbe stato scortato fuori dallo stadio e avrebbe avuto un occhio di riguardo dalle forze dell'ordine nei mesi futuri per evitare che al giocatore potessero accadere cose spiacevoli.
La realtà dei fatti è che ci vogliono far credere che per "loro" c'è una linea di pensiero giusta e una sbagliata, ce la vogliono imporre, ma noi siamo liberi di credere cosa per noi è giusto e sbagliato anche se ci metteremo contro tutto il mondo e Pietro Arcidiacono è uno di noi, un ragazzo che pensa liberamente e l'ha voluto esprimere uscendo dalla logica malsana, trita e ritrita che ci voglio inculcare nei nostri cervelli. Ora più che mai dobbiamo difendere un gesto di un giocatore (cose molto rare) che viene dal suo cuore, un cuore non schiavo di certe logiche che combattiamo da anni! Urliamolo anche noi che Pietro Arcidiacono è innocente, per i "perbenisti" saremo dei "criminali" come lui, ma noi sappiamo di essere uomini liberi!

SPEZIALE E' INNOCENTE! ARCIDIACONO E' INNOCENTE!


3 commenti:

  1. posso capire tutto!!!
    ma anche sulla storia di Pacciani (Mostro di Firenze) ci furono dei dubbi e fino ad oggi ancora non si è sicuri di nulla!
    Secondo il noto criminologo Francesco Bruno, il mostro sarebbe un uomo mai individuato. Un assassino seriale d'intelligenza superiore alla media, mosso da delirio religioso e suggestioni moralistiche, che ha agito sempre da solo sin dal 1968.Invece Francesco Ferri, giudice che assolse Pacciani nel processo d'appellosi riallaccia all'idea originaria dell'ignoto serial killer lust murder, ipotizzato dal profilo dell'FBI e dalla perizia italiana di De Fazio; l'assassino sarebbe cioè una persona probabilmente affetta da impotenza o iposessuata.

    PERO' NON VADO IN GIRO CON LA MAGLIA PACCIANI INNOCENTE !!!!

    CAPITO LA DIFFERENZA!

    RispondiElimina
  2. QUESTO NON TOGLIE CHE 3 ANNI SIA UNA COSA ASSURDA !!!!

    RispondiElimina
  3. Lungi da me fare polemica sul caso Arcidiacono, ma se il web master giudichera' questo mio intervento inadeguato beh mi bannera'( ma daltronde in un forum la gente scrive cio' che pensa o no?)
    Questo l'ho trovato su internet( dovrebbe non dico chiarire ma far pensare):

    “Arcidiacono è uno stupido e un presuntuoso, sono contenta per il Daspo emesso dal Questore di Catanzaro nei suoi confronti; con quella maglietta ha offeso i miei figli. Gli chieda scusa: perché non prova a solidarizzare con loro, che da quasi sei anni non possono più pronunciare la parola papà? E dire che in questi anni non l’ho mai visto in tribunale, a chiedere verità e giustizia”. Così Marisa Grasso, la vedova di Filippo Raciti, commenta a Radio 24 l’emissione di un Daspo di 3 anni da parte della questura di Catanzaro nei confronti del calciatore del Cosenza Pietro Arcidiacono che sabato, per festeggiare un gol, ha esibito una maglia con una scritta di solidarietà con Antonino Speziale, uno dei due ‘ultras del Catania condannati in via definitiva per omicidio preterintenzionale dell’ispettore Filippo Raciti, durante il derby tra Catania e Palermo del 2007.

    È rabbiosa la reazione di Marisa Grasso. Un gesto, questo del giocatore del Cosenza, che ha fatto discutere e ha sorpreso in negativo la famiglia dell’ispettore morto tragicamente: “Sono rimasta sbigottita e addolorata – continua a Radio 24 la vedova Raciti – e poi sono andata a cercarmi altre foto sul web: io questo Arcidiacono non l’ho mai visto a un’udienza in tribunale in tutti questi anni, a chiedere insieme a me verità e giustizia. Con quella maglietta ha offeso non solo me e mio marito e i miei famigliari, ma l’intera società civile”.

    RispondiElimina